



- Chi sei?
Mi chiamo Amira Montuoro e ho 16 anni.
- Dove vivi, Quanti anni hai? Cosa fai?
Abito a Milano. Sono una studentessa del liceo classico Cambridge. Pratico la ginnastica artistica che è da sempre la mia passione. A causa del covid ho dovuto smettere, ma ogni giorno faccio total body a casa per mantenermi in forma.
Aggiungo qualche piccolo particolare. Non riuscirei a vivere senza la musica. Mi piace molto ascoltarla con le cuffiette, soprattutto quando sono in macchina. Alzo il volume, giro la testa verso il finestrino e comincio a fantasticare. Anche la sera, prima di addormentarmi, mentre sono in ascolto, ripenso a tutte le cose che ho fatto durante la giornata.
Ho un libriccino della felicità. Qui, ogni mattina, annoto tre piccoli obiettivi. A sera, faccio un bilancio. Questa semplice consuetudine quotidiana mi permette di migliorare e di gestire meglio le mie giornate. Sono fatta così: un po’ sognatrice sulle ali della musica ma anche risoluta quanto basta a raggiungere i miei traguardi quotidiani.
- Cos’è secondo te l’amore?
L’amore non si può descrivere. È un fuoco che arde sempre. Per me ci sono tre amori diversi: famiglia, amicizia e ragazzo. Non posso fare a meno di nessuno dei tre. Molte volte mi hanno chiesto: “chi sceglieresti tra la tua migliore amica Chiara e il tuo ragazzo?” Non posso rispondere a una domanda del genere. I miei “tre amori” mi hanno insegnato tante cose e siamo tutti molto legati; sappiamo che non ci tradiremo mai e che possiamo fidarci l’un dell’altro.
- Cos’è per te la moda?
Considero la moda come una vera e propria forma d’arte che deve essere accompagnata da una forte passione. Aggiungerei alla passione anche una certa dose di “avidità”. Uso questo termine forse un po’ inappropriato per indicare quella tensione che spinge sempre a superarsi e a non accontentarsi mai: cercare di fare sempre il meglio, scoprire tecniche e materiali sempre nuovi, sempre diversi a ogni stagione. E, allo stesso tempo, essere fedeli al proprio stile in modo che sia subito riconoscibile. Questa, per me, è la moda.








Make-up artist & hairstylist Teresa Crescimone.
- Il giorno più bello della tua vita?
Il giorno del mio primo approdo a Miami. Alcuni miei zii e cugini si sono spostati lì quand’ero piccola. Ho sempre sognato di raggiungerli, anche solo per qualche giorno. Pochi anni fa, i miei genitori mi hanno fatto una sorpresa: saremmo andati tutti insieme a trovarli e saremmo rimasti con loro per tre settimane intere. Ero felice. Non dimenticherò mai il viaggio pieno di attese, le gite, la “vita di spiaggia”, persino gli odori e la luce diversa di quei luoghi.
- Sogno nel Cassetto?
I sogni cambiano spesso. Per me, adesso, è molto importante comunicare. Non importa con quali strumenti. Mi piacerebbe molto appropriarmi, in maniera scientifica, delle tecniche e dei metodi per usare al meglio i social, sia come mezzi di conoscenza reciproca, sia per ampliare il mio bagaglio linguistico, le esperienze umane e culturali, la dote di competenze e opportunità per costruire il mio futuro.
- Hai a disposizione un solo desiderio. Cosa domanderesti al genio della lampada?
In questo momento chiederei che questa pandemia finisca al più presto. Mi rendo conto che è banale: è come desiderare la pace nel mondo… Ma, per come sono fatta, sono importanti anche gli scopi immediati. Ora, però, è come stare in prigione o in castigo. Per il resto, a me non manca nulla, sono molto legata alla mia famiglia e ai miei amici, mi sento completa. Il mio desiderio per il genio della lampada è quello di avere sempre il coraggio, l’energia e l’entusiasmo per migliorarmi ogni giorno e sviluppare quelle competenze che mi serviranno per comunicare meglio, così da essere d’aiuto agli altri.
- 3 aggettivi per definirti?
Sensibile. Vivace. Altruista.
- Cosa ti dicono più spesso?
Che sono una ragazza aperta, solare, che ho tanta voglia di vivere, che voglio far stare bene le persone. E, infatti, io mi adopero molto per chi ho attorno e cerco sempre di rendermi utile come posso quando sono in ballo malumori o difficoltà.





Stylist Michela Timpanaro.
- Cosa significa per te essere eleganti?
Per me eleganza significa portare bene un vestito, con naturalezza e carattere. Senza fronzoli. Semplicemente questo.
- Cosa significa per te avere stile?
Al giorno d’oggi ti giudicano anche solo per come sei vestito, senza neppure conoscerti. Penso che lo stile dev’essere qualcosa di assolutamente personale, perché ognuno di noi è unico. Puoi (e devi) farti ispirare da alcuni modelli, da alcune persone, dal tuo idolo. Ma lo stile dev’essere tuo e devi essere sempre sicuro dell’abito che hai scelto di indossare. E, più dell’abito, ci vuole il tuo carattere, il tuo modo unico di essere.
- Come ti vesti di solito?
Dipende dalla situazione. A scuola jeans, maglietta e una felpa carina; se devo andare a un compleanno o uscire il sabato sera, metto un vestito “brillantinato” (quasi sempre nero o grigio) perché amo giocare coi riflessi. Però, almeno una volta al mese, devo indossare il mio maglioncino preferito: è fatto di pile ed è fucsia, arriva fino alla pancia e non ha più forma. Ma io ci sto a meraviglia.
- Quali sono i tuoi brand di abbigliamento preferiti?
Mi sono sempre piaciuti i brand sportivi, quelli che vanno di moda tra ragazzi. Tra quelli più costosi, Louis Vuitton e Dolce & Gabbana.






- Raccontaci il tuo rapporto con i social.
Ho sempre avuto un rapporto molto easy coi social. È il mio modo naturale di comunicare. Mi piace interagire con i miei amici e i followers. Sono stata tra i primi a usare TikTok, una piattaforma che permette un’interazione molto divertente e visual che valorizza la musica, il ballo e il linguaggio fulmineo del corpo.
- Un augurio per il futuro?
Mi auguro sempre di non ferire senza accorgermene o essere involontariamente causa di malessere o disagio. Non mi piace l’idea che qualcuno possa star male per qualcosa che potrei dire o fare. Così, cerco sempre di migliorare il mio carattere e il mio approccio con le persone.




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