- Chi è Elisa?
Sono una ragazza timida, ma che ama sognare in grande. Tenace e testarda accolgo con determinazione le sfide ed i sacrifici necessari per raggiungere i miei obiettivi. Sensibile e disponibile, potrei dire di avere una testa tutta matta, ma in fondo si dice che gli artisti siano un po’ così. Sul lavoro come nella vita apprezzo e ritengo fondamentali onestà ed umiltà.
- Dove vivi? Quanti anni hai? Cosa fai?
Ho 28 anni e vengo dalla provincia di Torino. Oltre ad essere una MUA sono anche una maestra di sci. Il mio percorso formativo mi ha dapprima portata a laurearmi in un ambito totalmente diverso, finché non ho trovato il coraggio di inseguire i miei sogni ed iscrivermi alla scuola di trucco BCM di Milano. Dopo aver seguito il corso più completo di trucco artistico ora sono una make up artist certificata pronta ad ampliare il mio bagaglio di conoscenze ed esperienze.

- Come definiresti il tuo stile?
Sono un perfetto mix dalle mille sfaccettature. Da appassionata di storia del costume e degli stili mi piace partire dal passato, soprattutto gli anni ’20 e ’50, per trarre l’ispirazione. Essendo amante dell’eyeliner, nei miei trucchi il focus è sicuramente sugli occhi, uno dei nostri strumenti di comunicazione principali, che devono essere incorniciati da sopracciglia ben curate, il tutto senza tralasciare l’importanza fondamentale di una base naturale e luminosa.
Del make-up mi piace la possibilità che si ha di creare ogni volta qualcosa di nuovo, ma senza essere mai definitivo, tutto può essere stravolto ed ogni “difetto” fatto risaltare come pregio distintivo.
- Raccontaci il tuo rapporto con i social.
Devo ammettere che questo è un mio lato migliorabile. Li ritengo un’arma potentissima che però si può facilmente rivelare a doppio taglio se si è impreparati. Dato il mio lavoro è sicuramente uno dei campi nel quale investirò più tempo ed impegno essendo ormai diventati il nostro moderno biglietto da visita, tenendo però sempre bene a mente che la vita ed il lavoro veri sono quelli che viviamo al di fuori dei nostri schermi.
- Il tuo punto di riferimento nel lavoro?
Lisa Eldridge, non c’è dubbio. La MUA inglese è sicuramente un mio punto di riferimento sia per il make up sia come donna. Non a caso il mio primo libro di make up è stato il suo “Face Paint: The Story of Make Up”. Dei suoi lavori amo l’eleganza e naturalezza che traspaiono anche nei look più eccentrici e magnetici. In ogni suo lavoro c’è sempre quel “non so che” di raffinato ed elegante che per me fanno la differenza. Per lo stesso motivo apprezzo molto i lavori di Violette che con la sua “allure” tutta francese rende magnetica anche una semplice passata di mascara. Al terzo posto, ma non per importanza, c’è poi Peter Philips, maestro dell’eyeliner, che mi ha subito affascinata con i suoi trucchi grafici per le passerelle, sempre innovativi e visionari.
- Punto di riferimento nella vita?
Sarò banale, ma è la mamma. Simbolo di dedizione e forza di volontà, mi ha insegnato a dare la giusta importanza ai fatti sopra le parole, a lavorare sodo con umiltà e sacrificio senza mai montarmi la testa. Mi ha inoltre insegnato a gioire di un piccolo raggio di sole anche nelle giornate più uggiose, nell’attesa che esca il sereno.

- Con chi sogni di realizzare un set?
Essendo una che sogna in grande mi piacerebbe lavorare come aiutante di Lisa Eldridge, su un set in cui la modella fosse Emma Watson ed il fotografo niente meno che Tim Walker. Al solo pensiero mi sento già trasportare su uno dei suoi set da sogno.
- I tuoi brand professionali di riferimento?
Uno su tutti è Mac. Non puoi sbagliare. Con la sua varietà di colori, textures e formule per ogni prodotto è il primo brand al quale mi rivolgo se sono in cerca di materiale.
Restando su marchi professionali ultimamente sto apprezzando molto anche Nyx Cosmetics, mentre per un make-up più alla portata di tutti mi piacciono molto i prodotti L’Oréal Paris.
- Che rapporto hai con la moda? Hai dei brand preferiti?
In fatto di moda mi piace restare in Italia. Ritengo ineguagliabile l’eleganza senza tempo di Armani e rimango meravigliata dall’energia dei colori di Missoni. Se devo andare all’estero apprezzo molto Chanel, Dior, Ysl e Tommy Hilfiger.
In generale della moda mi incuriosisce il processo creativo che c’è dietro le collezioni, talvolta visionarie e travolgenti dell’Haute Couture, e come tutto questo venga poi ridimensionato nel Prêt à Porter. In fondo anche la moda come il trucco ha il potere di farti sentire sempre una versione diversa e nuova di te stessa.

- Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Al momento sogno di rendere il make-up il mio lavoro a tempo pieno. Mi auguro che possa essere un percorso ricco di ispirazioni, accompagnato da figure stimolanti, senza mai perdere quell’entusiasmo che anni fa mi ha fatto stravolgere tutti i piani per inseguire i miei sogni.
