Che cos’è lo sportswear? E lo streetwear? E da dove nascono?

Ecco chi sono i due protagonisti del mondo moda degli ultimi anni, fenomeni dell’intero mercato globale.
C’è una precisa data, anzi, un avvenimento in particolare, che segna la presa di potere dello streetwear sulla moda, una delle più famose collaborazioni degli ultimi anni: Louis Vuitton e Supreme escono a braccetto nel 2017.
La mattina del primo giorno di lancio 7500 persone a Tokyo, 2000 a Londra e 1500 a Sydney si mettono in fila per acquistare i prodotti della collezione.


Shawn Stussy e James Jebbia sono rispettivamente gli ideatori dei marchi Stüssy e Supreme, nonché i padri fondatori dello streetwear.
Avevano previsto quello che sarebbe successo?
La loro corrente, legata dalle origini al surf californiano e all’hip-hop newyorkese, oggi influenza la moda più di ogni altro elemento o fenomeno.
L’obiettivo dei due fondatori era quello di creare punti di ritrovo per la comunità di giovani amanti della cultura di strada: frequentatori di skatepark sulle spiagge californiane, ragazzi dei campetti da basket di Manhattan, e i gruppi dei quartieri di periferia americani.

L’ispirazione nasce dall’idea di tendenze della metà degli anni ’80, durante la quale la cultura hip hop è il mezzo di comunicazione: i Run DMC rappano sulle note di My adidas e Nike sponsorizza per la prima volta Michael Jordan.
Il primo progetto di Stussy e Jebbia consisteva nella realizzazione di eventi underground all’interno dei loro negozi (ricchi di strutture interne per intrattenere gli skaters) e il lancio settimanale di piccole capsule collection in collaborazione con altri brand, tra cui Vans, Carhartt, Timberland e altri artisti come Jeff Koons, Keith Haring e Damien Hirst.
Questo incredibile progetto sbarca in Europa grazie a Luca Benini, che importa per primo Stüssy e, nel corso di trent’anni, si fa promotore dei marchi più promettenti del settore.

Vuitton, visto il successo dato dalla collaborazione con il nuovo brand dai toni newyorkesi, decide nel 2018 di attuare una strategia vincente: assumere come direttore creativo per la linea uomo Virgil Abloh.
Il designer entra nel sistema moda tramite uno stage da Fendi, e diventa grande intenditore del mondo street grazie alla conoscenza, poi lunga collaborazione, con il rapper Kanye West.
Abloh riesce a concretizzare definitivamente l’inizio e poi il successo di una nuova corrente che diventerà cultura: il mix, mai visto prima, tra lusso e street.
Sempre nel 2017 Balenciaga chiama Demna Gvasalia, cofondatore e allora direttore creativo del brand cult Vetements, per consolidare l’anima street.
Ad oggi non c’è brand che non abbia investito in almeno una collaborazione con il mondo street e sport, tra cui Prada con Adidas, Valentino con Onitsuka Tiger, Yohji Yamamoto, che stringe un accordo con Adidas per Y-3, e così via.

Attualmente, il marchio che porta più in alto la bandiera dello streetwear è Off-White, di cui è fondatore proprio Abloh. Il target che lo rappresenta sono i Millenials, è la loro ribalta, è segno di un cambiamento epocale.
Sono loro i veri consumatori.
Grazie a testimonial universalmente seguiti e icone a tutti gli effetti per i giovani, dal mondo della musica a quello dello spettacolo, lo streetwear comunica da vicino al popolo, guadagnandosi quella grande fetta di mercato.
Il suo stile si adatta alla flessibilità della società, alle sue eterogeneità, proponendo un prodotto di lusso ma di diversa natura: sneakers, felpe, t-shirt e una serie di elementi trasversali alla nuova generazione.
La moda street e sportswear vende uno status, un’idea, un nuovo concetto, fino a crearne un’autenticità singolare, come certi capi simbolo di collaborazioni iconiche (le Yeezy di Kanye West ).

Una realtà sofisticata ma sportiva, minimale ma accessoriata, uno stile che grida “slogan”.
Dopo le sneakers Air Dior, in vendita da luglio, sembra che questa un’unione abbia raggiunto il suo livello più alto.
Lo streetwear, non più fenomeno transitorio, è l’espressione della comunità, è democratizzazione della moda.
É nata una nuova voce che ha mutato profondamente le dinamiche dei brand, del prodotto e del design.
Finalmente la moda è scesa davvero in strada!

Articolo di Francesca Rossati.