La community della formazione si è divisa nettamente in due su questo argomento. Ma scopriamo insieme i pro e i contro!
E’ arrivata la famosa “seconda ondata”, e noi make-up artist ancora una volta, abbiamo riposto i nostri amati pennelli per l’avvento del nuovo “pseudo lockdown”.
Anche le accademie di formazione, messe alla pari dei miglior centri estetici, hanno subìto l’ennesimo STOP!
I mille sforzi non sono bastati nonostante le stesse accademie non si siano limitate all’acquisto del miglior termometro ad infrarossi o del dispenser igienizzante mani, ma abbiano creato dei veri e propri percorsi di sanificazione.
Questo perché la figura del make-up artist ha da sempre come regola numero 1 “L’igiene del KIT, e della Postazione“.
Figuriamoci ora con un virus in circolazione!

Dopo questa breve premessa, arriviamo al dunque.
Tanti make-up artists così come i formatori, si sono ritrovati smarriti, privati del loro essere, pertanto hanno ben pensato di tramutare i loro canali social in un webinar: nuovi programmi, nuove skills con tanto di attestato a corso ultimato.
Ovviamente c’è chi ha giocato d’anticipo creando sulle proprie piattaforme online delle singole video lezioni, tra le quali è possibile acquistare l’argomento che più si vuole approfondire; oppure, c’è chi invece preso da un forte spirito di condivisione ha dato il via ad una sorta di “Orientamento del make-up” tramite il quale, un team composto da una decina di truccatori, in un canale a circuito chiuso, mostreranno ai loro allievi o futuri, le loro tecniche che se vorranno, potranno poi approfondire nelle loro accademie o nelle loro Masterclass.

Interessante vero?!
Sicuramente sì! Il nostro è un mondo fatto di colori, di condivisione e passione, ma soprattutto di tanta formazione, e questo per molti potrebbe essere l’occasione di fare qualche ripasso oppure di conoscere le perfomances di nuovi prodotti, o per i più intuitivi, apprendere effettivamente i segreti di una nuova tecnica.
Gioia quindi per tutti gli appassionati, per madri che non hanno il problema di dover lasciare i propri figli, o per chi invece lavora in full-time che potrà così decidere in totale tranquillità il giorno e l’ora in cui guardare la lezione, si potranno rivedere in slow motion i passaggi più delicati e addirittura ricevere correzioni via whatsapp sulle esercitazioni da casa.

E i costi? Beh queste lezioni on line hanno un costo nettamente inferiore rispetto a quello che bisogna sostenere per partecipare a delle Masterclass, ancor di più rispetto a corsi medio-lunghi, i cosiddetti base, avanzati ecc. ecc.
“Ed è qui che la forbice taglia il filo che unisce la nostra community “
Questo perché a differenza della questione burocratica, il mondo della formazione viaggia ad una giusta considerazione, e chi ha inseguito o insegue questa carriera sa benissimo che i primi anni si basano su notevoli investimenti.
Pertanto rilasciare attestati sulla base di video lezioni a costi irrisori, per alcuni è una vera è propria svalutazione, per altri non fa altro che alimentare confusione persino false speranze perché di certo, non si diventa Make up Artist con dei corsi ONLINE.

I costi di una formazione in accademia non derivano solo dall’occupazione della struttura e dal kit, ma ha tanto altro dietro le quinte. L’accademia è un percorso formativo a 360°, le preoccupazioni vengono spazzate via in un battito di ciglia, lasciando libero spazio all’adrenalina mista alla curiosità.
Nulla viene lasciato al caso: lo studio dei colori, le dispense sulla teoria, e poi arriva la tecnica, sostenuta da tanta, tantissima pratica, nella quale veniamo seguiti in tempo reale, dove un movimento sbagliato viene corretto con mano, proprio come si aiuta i bambini a scrivere. Ecco perché credo che: “in accademia, ognuno coltiva il suo orticello dei sogni “
Ammetto con franchezza che a prescindere, apprezzo vivamente chi riesce sempre a reinventarsi, ma in questo caso, bisognerebbe capire quanto, a fronte di un costo seppur minimo, resti di realmente formativo all’allievo digitale, il quale diversamente, dovrà sintetizzare il tutto come un acquisto sbagliato.

Articolo di Amelia Vastarella.